
A primo aspetto non è convenevole alla giustizia distributiva il sistema dell'imposta provinciale, perchè sembra disdire alla medesima, che gli abitanti di una provincia concorrano al pagamento dei debiti di un'altra.
L'imposta è generalmente considerata come un sagrificio, che un cittadino fa di una parte del suo patrimonio, onde godere con sicurezza del rimanente. Ora la
spesa, che si sostiene dai direttori di una provincia, torna indifferente per chi tranquillamente vive in altra provincia. È egli giusto, dirà taluno, obbligare
Tizio a pagare i debiti di Sempronio, col quale non ha altro rapporto che il vincolo di umanità?
Allo stesso modo é contraddittorio alla giustizia, che gli abitanti di una provincia paghino i debiti di un'altra, colla quale non hanno altro rapporto che di rendere omaggio e di prestare obbedienza allo stesso Re.
La natura con poche leggi regge e governa l'universo. L'accorto politico ne' suoi divisamenti la deve secondare. La separazione del tributo generale dall' imposta delle singole provincie non fa che moltiplicare le operazioni del politico senza
alcuna vista di pubblica utilità.
Il Censimento Milanese - Natale Cotta Morandini - Niccolo' Bettoni e Comp. 1832
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