martedì 12 agosto 2008

APPENDICE LIBERALE

Quindi vedemmo che tutte le volte, in cui avvenne, o parve dover avvenire,
una riforma politica , per la quale uno stato cattolico passasse ad aver governo più liberale (e ciò non solo in Italia, ma anche altrove), la Chiesa romana ne appalesò sempre gravissimo rancore.
Un potere dommatico, che vuol dominare solo, non può amare se non un potere politico, che gli rassomigli. Questo pretende servi obbedienti, e quello glieli forma ne' suoi sommessi credenti.
L'uno vuol vassalli senza replica, l'altro devoti senza scrutinio; e perciò l'uno sostiene l'altro. Quindi si osserva una scambievole antipatìa invincibile , anzi un vicendevole distruggersi inevitabile , fra il catolicismo, e il liberalismo. Nè può essere a meno, poichè ognuno de' due sente ch'essi sono elementi opposti come l'acqua e il fuoco; e qualunque dei due è più forte, finisce sempre
con sopraffar l'altro.
Istoria del progresso e dell'estinzione della riforma in Italia nel secolo sedicesimo - Thomas Maccrie - Baudry Libraio - 1835